Attraversamenti 
di Luciano D’Inverno

Quando mi è stato affidato l’incarico di fotografare l’Acquedotto Carolino ammetto di essermi trovato in uno stato di iniziale disorientamento, ciò che si prova dinanzi ad un viaggio nuovo da intraprendere, verso un luogo da scoprire.
Per gran parte del suo lungo percorso, questa fantastica opera di ingegneria idraulica non è affatto visibile; il condotto sparisce salvo poi riemergere in superfice con una serie di strutture, tra le quali spiccano i Ponti della Valle di Maddaloni con il loro grandioso aspetto monumentale e scenografico. Pensai dunque di svolgere una ricerca nei territori attraversati dall’acqua  fotografando il paesaggio ai lati dell’acquedotto, che in diversi tratti è difficilmente percorribile, soprattutto sul versante montuoso. Esclusi questa via quando, percorrendo un piccolo tratto di montagna tra il torrino 21 al torrino 25, ho avvertito il singolare contrasto tra l’incanto del paesaggio sospeso nel silenzio immobile delle cime e il rumoreggiare sonoro delle acque sotterranee che attraversano il condotto. 
Ispirato da questo andamento musicale, ho deciso di fotografare l’intero percorso dell’acquedotto per tutti i suoi 38 chilometri di lunghezza, iniziando dal paesaggio del Monte Taburno fino al Monte Briano e così nasce il progetto Attraversamenti.
Attraversamenti è lo scorrere dell’acqua lungo il condotto, sono i passi di Vanvitelli che la cerca, sono i ponti che uniscono i monti e metaforicamente è anche il mio sguardo che attraversa la camera ottica. Ho avvertito questa energia sonora che mi ha accompagnato per l’intero percorso. 
Ho visualizzato il paesaggio che Luigi Vanvitelli vide e attraversò nel corso dei nove anni impiegati per Il compimento di un’impresa ingegneristica vissuta come una sfida. Accogliendo questa stessa sfida nella contemporaneità, ho compiuto il mio viaggio dello sguardo attraversando valli e monti, boschi e fiumi, fino ad arrivare al foro nel Bosco di San Silvestro; punto di inizio e punto di arrivo, metafora assoluta dell’atto del guardare attraverso.

A cura di Gabriella Ibello dal 1 Marzo al 15  Luglio 2024 Gran Galleria Reggia di Caserta